Come saranno gli ascensori del futuro? Che aspetto avranno? La storia dell’ascensore comincia nel 18esimo secolo, ossia quando si pensò di costruire una sedia volante. Prima presso la reggia di Versailles francese e poi in quella di Caserta. Nel 1853, Otis depositò il primo brevetto di un sistema di sicurezza che doveva avere la funzione di un montacarichi per dare supporto agli uomini impiegati nelle miniere.
Per la prima volta la cabina trasporta degli uomini nel 1857: è il 1861 l’anno in cui si data convenzionalmente l’invenzione dell’ascensore, ossia 9 anni in anticipo rispetto alla prima installazione di ascensore funzionante avvenuta in Italia. L’Hotel Costanzi, a Roma, è il primo ad averne uno firmato Officine Meccaniche Stigler.
Da quel momento in poi la storia ricorda decine, centinaia, migliaia e migliaia di viaggi effettuati dalle persone su e giù da questo cubo agganciato a cavi di metallo, con il suo classico movimento verticale: e fosse il momento della sua pensione? e se stesse per cambiare tutto? Ricerca e tecnologia fanno passi da gigante anche in questo settore e l’innovazione dell’ascensore riguarderà proprio la sua modalità di movimento, tra le altre: l’ascensore del futuro non avrà cavi ma magneti wireless che ne consentiranno il movimento, movimento che avverrà anche in orizzontale.
Con gli ascensori del futuro ci si potrà spostare da un edificio all’altro, quindi, spostandosi da destra a sinistra e viceversa. Il cambiamento riguarderà le rotaie magnetiche, il movimento delle cabine, l’estetica, il design e l’aspetto architettonico degli edifici. Sarà un’evoluzione completa a cui non vediamo l’ora di partecipare.
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